Domanda:
Nonna Tumore al Pancreas?
2010-07-08 06:17:18 UTC
A mia nonna hanno diagnosticato un tumore al pancreas circa un mese e mezzo fa. L'avevano ricoverata perchè aveva il diabete a 400 e hanno trovato il tumore. Oggi è stata ricoverata a Parma per altre visite ed i dottiri hanno detto che il tumore non è più operabile perchè si è esteso, non è più circoscritto e le daranno una cura.
Che cura le daranno? soffrirà molto? Premetto che ha 83 anni....vi prego non ditemi come tanti dottori "tanto la sua vita se l'è fatta, ci arrivassi io a quell'età!" Lei abitava da sola a Taranto e ora vorrebbe tornare ma non sarebbe in grado di farsi le punture da sola (4 al giorno). L'ultima volta due anni fa disse che se le sarebbe fatte e una volta arrivata ha bittato tutte le medicine nella spazzatura. E' stata bene due anni finchè non è stata ricoverata.
Cosa posso fare per non farla soffrire troppo? Vorrei non dirle che non è operabile, pensavo di dirle che le daranno una cura perchè non è molto grave....senò si butta giù e il resto della sua vita lo passa male.
Mi fa paura scriverlo ma....Quanto potrebbe ancora vivere secondo voi?
Aiutatemi vi prego!!
Grazie di cuore a chiunque sappia darmi le sue esperienze o commenti da dottore.
Dodici risposte:
Brain On
2010-07-08 13:18:36 UTC
La medicina del cancro non fa "passi da giganti ogni giorno" . In particolare la terapia farmacologica del tumore del pancreas NON ESISTE. La chemioterapia non aggiunge vita al paziente (pensate al maestro Pavarotti).

Se avete la possibilità di seguirla praticatele il Metodo Di Bella a casa e vi eviterete tutto il corredo di complicanze alla chemio che inevitabilmente conducono gli anziani (ma anche i giovani) alla cachessia.



Se dimostrate che il tumore è di origine neuroendocrina la somatostatina vi è rimborsata direttamente dal SSN pertanto il costo della terapia si riduce a ben poca cosa.



Odio citare l'IEO ma faccio una eccezione (magari mi evito qualche pollice verso)



http://www.medicinaclinica.it/magazine/1_2007/06_fazio.pdf



.

Ecco infatti, già un pollice in giù a un minuto dal mio post - ma leggete e documentatevi , ignoranti ( coloro che ignorano e non sanno)



ps: contesto il "tempo in più" sostenuto da blutigrotto : l'equazione è tutto da dimostrare e le sempre maggiori defezioni ai trattamenti convenzionali porteranno dati inconfutabili a riguardo



--------------------------------------



@@@ caro Blutigrotto: l'articolo che cito ha l'unico scopo di chiarire al lettore che se decidesse di fare MDB avendo un tumore di origine neuroendocrina avrebbe il farmaco (la somatostatina) gratis.

Il CONTENUTO dell'articolo invece (come ho specificato che ODIO citare) risente della visione del cancro risalente al neozoico che ha l' oncologia ufficiale. (lasci perdere il discorso dei tumori endocrini secernenti che l'hanno fuorviata: esistono anche tum.endocrini non secernenti, dobbiamo focalizzarci sulle caratteristiche comuni di entrambi e soprattutto mi preme dire che non solo i tumori al pancreas possono avere origine neuroendocrina!!)



Per essere ancora più chiari e netti: l'oncologo non usa "la testa sua" nelle prescrizioni ma è vessato e intimorito a tal punto dall'applicare ciecamente linee guida che non HANNO NULLA A CHE VEDERE CON LE ACQUISIZIONI SCIENTIFICHE IN TEMA DI GENESI, PROGRESSIONE E TERAPIA DEL CANCRO più avanzate.

Mi dica Lei quale maggiore incoerenza esiste nel dire "sì , i tumori neuroendocrini hanno la superficie "piena di recettori" per il GH " - ma disconoscerne l' effetto terapeutico alla somatostatina ! siccome "non sgretola" il tumore facciamo credere che non esercita nessuna azione da cui trarre giovamento? ( e sto parlando di * allungamento di vita * non di trattamento del sintomo !!! )



Questa "cosa" non la possiamo più discutere nel 2010: che l somatostatina è l'antidoto del GH è CHIARITO da un cumulo di studi alto come la torre di Pisa !!!



Se il recettore è occupato dalla somatostatina ... non risulta libero per l'ormone della crescita.



Se nell'articolo (che non ho letto per esteso in quanto mi serve solo per indicare alle persone una delle strade per avere "somatostatina-gratis") si sostiene che il tumore "cresce comunque" questo è vero, ma



* * * * $$$ * * * * cresce comunque molto più lentamente di quanto crescerebbe senza l'uso della somatostatina.! * * * * $$$ * * * *



Siamo nella matematica applicata qui caro Blutigrotto: non si può continuare a prendere per i fondelli la gente , i pazienti in particolare.

Bisogna avere il coraggio di dire la VERITA': si fa un baccano attorno ai monoclonali che spostano la data di morte del paziente di qualche mese e si tace celando ai pazienti cosa possa significare attuare una terapia recettoriale in termini di maggior sopravvivenza?

Ma perchè sempre due pesi e due misure quando in ballo c'è qualcosa che "usava Di Bella"?



Sanno tanto di "circolare interna" queste omissioni sistematiche ...



Il fatto che il tumore poi "cresca comunque" è insito nel fatto che la captazione del Gh da parte del tumore è certamente più accentuata nella fase notturna ma è comunque processo che avviene durante tutto l'arco della giornata.



E' francamente inimmaginabile pensare di trattare farmacologicamente un paziente 24 ore su 24 per il resto dei suoi giorni pur con un "farmaco" completamente atossico quale è la Somatostatina, anche per evidenti ragioni di costo/beneficio/qualità di vita che oltre un certo limite non si possono spingere.



Al paziente andrebbe detto : vuoi che il tuo tumore cresca più lentamente? e quindi essere posto in condizione di scegliere.



(e la ricerca chiarisce che tutti i tipi di tumore esprimono in varia misura recettori per la somatostatina, cosa che nel 98 nessuno tranne un "fior di fisiologo" quale era Di Bella poteva immaginare vera - a dirla tutta che i tessuti neoplastici, utilizzando anche essi la fisiologia del corpo umano, potessero "cibarsi" di GH al pari dei tessuti sani era davvero VEROSIMILE, ma ahimè la LOGICA non trova spazio nella medicina settoriale moderna)



A Lei blutigrotto però dico: se la somatostatina fosse sufficiente per domare un cancro, perchè mai l'MDB sarebbe articolato anche con retinoidi, melatonina, vitamina D-C-E e inibitori della prolattina? non Le pare? ... non è che può confondersi ormai ne abbiamo parlato diverse volte



Io La ringrazio per le domande che pone unicamente perchè mi consentono di chiarire ulteriormente alcuni concetti per'altro già espressi in altre conversazioni ... ma Lei è veramente poco propenso a concentrarsi davvero su quello che dico e scrivo - diversamente le sue considerazioni NON si spiegano.



Resta comunque il fatto che alla Somatostatina si ascrivono facoltà antitumorali che vanno ben oltre il semplice recettore quali ad esempio l' importantissima inibizione della angiogenesi tumorale, fenomeno colpevole della rapida aggressività di certi tumori. (come si evince crescita, angiogenesi, mutazioni, differenziazioni sono tutti fenomeni presenti in tutti i tipi di tumore e sui quali si può agire direttamente o indirettamente per attuare strategie di contenimento, inibizione e (alla distanza) riduzione delle masse.)



Non ultimo è verificato sperimentalmente che i tumori trattati con somatostatina incrementano la loro espressione di recettori. (basta fare un octreoscan a distanza di qualche mese dall'inizio del trattamento con la somatostatina per evidenziare quanta captazione in più c'è da parte del tumore)



Ci possiamo arrivare anche noi comuni mortali a capirne il perchè.



Se inibiamo (con la somatostatina) ogni giorno sistematicamente l'approvvigionamento di GH al tumore esso ne diventa sempre più "affamato", e per aumentare l'introduzione di GH (che gli serve per crescere) non trova altra strada che incrementare il numero dei propri recettori nel tentativo di "succhiare" più ormone.



Questo è un fenomeno ben conosciuto ai medici MDB i quali sanno che "smettere" di fare somatostatina improvvisamente genera un effetto rimbalzo in cui il tumore può mettersi letteralmente a galoppare.



Infatti questa (smettere la somatostatina) è una mal practice da evitarsi assolutamente e la ragione prima di insuccesso terapeutico dovuto al non rispetto del paziente delle posologie prescritte.



ps: è altamente contestabile anche il luogo comune secondo il quale nell'anziano il tumore si svilupperebbe più lentamente a causa di un non meglio specificato meccanismo metabolico "più lento" rispetto alla popolazione giovane.

Si tratta di una diceria che si è diffusa dalla osservazione di evoluzioni estremamente lente di tumori quali quello della prostata, ma ahimè nel caso del pancreas rimane davvero un pio sogno immaginare questo.
?
2010-07-08 15:29:15 UTC
Ciao, immagino che la cura consista in cortisone e antidolorifici al bisogno.(la chemio che io sappia non la fanno a 83 anni)

In genere un paziente con il tumore al pancreas vive più o meno un anno. Però dipende dall'estensione del tumore e anche dall'età. Il fatto che tua nonna sia piuttosto anziana può far progredire il tumore più lentamente.

Per il momento sicuramente non può vivere sola. Le nuove medicine potrebbero avere effetti collaterali di tutti i tipi e serve qualcuno che le controlli.
2010-07-11 01:05:12 UTC
A quell'età è difficile che le prescriveranno una terapia standard; dille comunque che alla sua età spesso i tumori sono a lenta evoluzione, in questa maniera le avrai detto una verità senza toglierle la speranza
2010-07-10 10:39:50 UTC
Salve,



Il tumore al pancreas è una brutta bestia, la prognosi in genere è brutta e pochi arrivano alla diagnosi in stadio di operabilità.



Tuttavia la nonna è piuttosto anziana, e questa possiamo considerarla in un certo senso una fortuna, poichè a quest'età il tumore potrebbe avere un lento sviluppo.



Per sapere quanto vivrà ancora si dovrà vedere a che ritmo progredisce la malattia; potrebbero somministrare a tua nonna dei farmaci chemioterapici, ma bisogna valutare innanzitutto le sue condizioni generali.



Personalmente io preferisco non discutere in questa sede intorno a quella che è la cultura della morte nella nostra società e alle inquietudini del malato oncologico; comunque bisognerebbe agire a seconda delle circostanze e delle condizioni psicoemotive della nonna che tu, i familiari e gli oncologi che la hanno in cura conoscete bene.



P.S. rivolto ad un utente che ha risposto prima di me: Pancreas è il termine corretto in italiano
?
2010-07-09 17:36:06 UTC
Ne so pochissimo, però ti dico la mia esperienza da malato di tumore (non al pancreas). Con la chemio si stà male, e non sò quanta possano somministrarne ad un paziente anziano perchè il fisico è più debole. Il tumore al pancreas so è una brutta bestia, è uno dei peggiori. Quindi non resta che aspettare, non è mai detto che non resgisca positivamente alla cura, però generalmente le probabilità di sopravvivenza sono molto basse.



Per quanto riguarda brain on non saprei se fidarmi, devo ammettere che quando ero malato, ormai pensavo a tutte le soluzioni. Però ho preferito affidarmi a qualcosa di consolidato e che si sà che funziona, al costo di un pò della mia salute, che a una cura che non è accettata dalla medicina ufficiale (magari funziona davvero, ma le testimonianze sono continuamente discordanti, c'è che dice che è guarito e c'e chi dice che il malato in cura non ce l'ha fatta.) e magari trovarmi dopo 4 mesi di cure inutili con un problema ancora più grave.



Comunque sia, su www.medicitalia.it ti puoi iscrivere e chiedere un parere a dei veri oncologi iscritti all'albo professionale dei medici. Ovviamente ti diranno che l'ultima parola spetta all'oncologo in carne ed ossa che seguirà tua nonna di persona, però mi fido più di loro che di answers, e a suo tempo ho chiesto loro aiuto anche io.



Auguri e in bocca al lupo.
blutigrotto
2010-07-08 11:45:01 UTC
Ad 83 anni non credo proprio valga la pena la chemio, vale piuttosto la pena darle qualcosa per l'eventuale dolore e vedere come va la bilirubina nel caso diventi itterica, è da controllare il diabete e per il resto lasciare che si goda il tempo che la malattia le concede.

Dagli effetti collaterali di qualsiasi terapia che la ferma a letto non si riprenderebbe più a quell'età e penso che nemmeno lei sia interessata a vivere qualche mese o anche che fosse anno ma da vegetale perchè dopo allettamento prolungato a quell'età non si alzerebbe mai più.



Inoltre se già due anni fa ha buttato i farmaci, suppongo l'insulina o la metformina, dubito che farebbe diversamente ora e seguirebbe le terapie.



Non conosco la signora e quindi non posso parlarne nello specifico ma di solito a chi fa così si può dire che gli resta qualche mese, magari qualche anno e di continuare con la solita vita finchè riesce (spesso i nonni sono più forti di quanto immaginiamo), oppure non dirle nulla e farle continuare la sua vita. Non è una questione di : "tanto la sua vita se l'è fatta, ci arrivassi io a quell'età!" è il fatto che nella situazione in cui è nn vale la pena scambiare del tempo in più con una riduzione della qualità della vita che gliela renderebbe insopportabile.







------------------------------------------------------------------------------

Si, Brain on ma come spiega l'articolo da te citato : "Innanzitutto nei tumori funzionanti la priorità è

quella di ridurre i sintomi. Ciò si può ottenere utilizzando

gli analoghi della somatostatina, se la scintigrafia

ha mostrato la presenza di alta densità di recettori" La somatostatina serve unicamente per inibire i sintomi perchè agisce sulle cellule tumorali che espongono i recettori inibendone la secrezione e non influisce minimamente sulla progressione del tumore. Certo, il paziente sta presto meglio e può avere una migliore qualità della vita fino a quando il tumore non cresce abbastanza da ucciderlo. Evitando poi il resto della chemio si evitano anche gli effetti collaterali della suddetta ma ovviamente anche gli effetti benefici, quindi il tumore evolve come se niente fosse, solo che da meno sintomi. In tutte le terapie oncologine per tumori endocrini secernenti ormoni viene data tutta la terapia inibente possibile per ridurre i sintomi, questo rientra anche nella normale terapia palliativa insieme agli antidolorifici.
Sara B
2010-07-08 06:25:18 UTC
Credo proprio che la cura sia la chemio terapia, questa cura può variare d'intensità.

Può provocare nausea, sbalzi di umore, non sopportazione di certe temperature sia climatiche che di cibi bevande, perdita di capelli..e altre!

Anche mio padre, molto più giovane della tua cara nonna, fu ricoverato 2 anni fa per un tumore, proprio a Parma. Vedrai faranno tutto il possibile per far star bene la tua nonna. Non pensare subito al peggio, lo so che è difficili, ma pur troppo la vita è così, ogni tanto ci "regala" brutte situazioni/notizie a cui dobbiamo far fronte con tutta la nostra forza.

Ti faccio tanti auguri di miglioramento per la nonna.
?
2017-01-30 19:27:26 UTC
In questo metodo http://GuarireDiabete.teres.info/?56O4 troverete tutte le indicazioni utili per convivere con il diabete, usando i rimedi naturali giusti per il controllo della glicemia e gli esercizi fisici mirati. Per ogni diabetico, la salute significa soprattutto tenere la malattia in equilibrio, evitando i picchi di glicemia sia in alto che in basso. Quest’opera ti aiuta a farcela…
?
2017-01-15 19:00:11 UTC
Samudari....è ben difficile,in line with qualsiasi tumore,riuscire a fare una prognosi riguardo all'eventuale comparsa in parenti stessi. In medicina il rischio non è praticamente mai calcolabile tranne che in pochi rari casi di forme tumorali,questo perchè i fattori ambientali e predisponenti sono i piu vari. in line with quanto riguarda il tumore del pancreas l'unica sindrome nella quale si sa che i familiari hanno piu rischi di andare incntro a tumore sono le cosidette sindromi adult males (neoplasie endocrine diverse) ma non credo sia il caso della tua ragazza,senno l saprebbe gia!!
2014-11-11 17:58:16 UTC
Ci sono dei trattamenti naturali che aiutano molto i malati di diabete , ecco il migliore in assoluto http://curanaturale-diabete.guardaqua.info

Ha dei risultati davvero fantastici ed è sicuramente una delle migliori cure per diabetici ma

non bisogna dimenticarsi che il diabete è una malattia grave e bisogna comunque rivolgersi ad un medico
Minnie89)
2010-07-08 11:26:21 UTC
Ciao...innanzi tutto, mi dispiace per il brutto periodo che stai passando, anche se non ti conosco, ci sono da poso passata, e posso capirti...un tumore al pancreas non operabile significa che è esteso e probabilmente ha metastatizzato altri organi..questo vuol dire che anche operando, oltre a rischiare un ulteriore espanzione della malattia, il problema non si risolverebbe con l'asportazione dell'organo. in pià il pancreas è un organo "che assorbe"..quindi è infiltrato...ora...una tc o una rm possono dirti gli organi coinvolti...oggi la medicina fa grandi passi ogni giorno...vorrei dirti che va tutto bene, ma capisci che il problema c'è...il tipo di gravità, e quindi la qualità e durata della vita, dipendono molto dagli organi coinvolti e dalla condizione generale di tua nonna. non posso permettermi di dirti se c'è una soluzione e quale possa essere...ma un cosniglio è quello di sentire anche altri ospedali, informati...milano ne ha di molto buoni. magari avrai le stesse risposte ma potrai dre di aver provato ogni cosa.... comunque oggi esistono farmaci che hanno azione oncosoppressoria, e quindi bloccano la riproduzione metastatica. questo, in teoria, e ripeto, in teoria, potrebbe voler dire che una volta arrestate le metastasi e il progredire del tumore, si può agire in altri modi. tuttavia, nella maggior parte dei casi, mi duole dirtelo, nessun essere umano ha una condizione perfetta da poter permettere questo.... credo come chi già ti ha scritto, che la cura sarà una chemio...e gli effetti te li hanno già elencati.....ma in molti casi riesce a migliorare la vita del malato, e quanto meno ad allungarla...ho esempi di persone che con la chemio hanno addirittura risolto...ora tutto dipende dal caso specifico, ma non disperare! il consiglio che ti dò è di farla stare tranquilla...è giusto informare il diretto interessato, ma anche rendergli la giusta tranquillità.

per quanto possa valere da una persona che non conosci, ti sono vicina e ti faccio i miei auguri!
Manlyo
2010-07-10 06:46:37 UTC
caro pennellone dice bene: ne sa pochissimo - ed è per questo che la sua esperienza non può essere applicata ad un tumore al pancreas.



é la stessa oncologia ortodossa a cui Lei ha preferito affidarsi che giudica ininfluente la chemioterapia del tumore del pancreas in termini di pura sopravvivenza a distanza.



é il tipico esempio di tumore che se di origine neuroendocrina si prescrive somatostatina anche presso l'oncologia ufficiale.



LE considerazioni che invece fa sull'MDB sono state lungamente trattate sui siti del Metodo e per superare questo stato di cose si è dovuti intervenire pesantemente sull'operato di medici infedeli prescrittori estromettendoli dalla prima SIBOR ora Fondazione Di Bella.



Va altresì detto che il costo della terapia induce spesso i pazienti (soprattutto se inizialmente hanno un rapido beneficio) a una sorta di pericolosissima auto-prescrizione diminuendo dosi e quindi costo.



Non è un caso che ci battiamo per il raggiungimento del nostro obiettivo numero 1 che è la Somatostatina in fascia A.



le segnalo due conversazioni dove trova qualche indicazione utile alle sue considerazioni e anche a quelle di altri che nutrano perplessità



https://answersrip.com/question/index?qid=20100705123915AAlNTDu&show=7#profile-info-bPTnKcA9aa



http://www.dibellainsieme.org/discussione.do?idDiscussione=16244


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
Continua a leggere su narkive:
Loading...