Domanda:
perfavore aiutatemi . tumore al seno!?
Luigi L
2008-10-18 16:00:10 UTC
salve. a mia zia di circa 70 anni gli è stato diagnosticato un tumore al seno. le è stato detto che se ne è accorta un po troppo tardi.potete dirmi le percentuali che ha di salvezza? perfavore . grazie mille a tutti in anticipo
Quindici risposte:
c3lSiu§
2008-10-19 04:21:54 UTC
.Il fatto che le sia stato detto che il tumore è stato scoperto troppo tardi, non è un buon segno, e la notizia che sia dilagato ancora oltre il seno, è una notizia ancora più grave. Ti riporto quì sotto, alcune informazioni importanti sul tumore al seno.





l tumore del seno è una malattia potenzialmente grave se non è individuata e curata per tempo. È dovuto alla moltiplicazione incontrollata di alcune cellule della ghiandola mammaria che si trasformano in cellule maligne. Ciò significa che hanno la capacità di staccarsi dal tessuto che le ha generate per invadere i tessuti circostanti e, col tempo, anche gli altri organi del corpo. In teoria si possono formare tumori da tutti i tipi di tessuti del seno, ma i più frequenti nascono dalle cellule ghiandolari (dai lobuli) o da quelle che formano la parete dei dotti.

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Quanto è diffuso



Diffusione in Italia del tumore al seno



Il tumore del seno colpisce 1 donna su 10. È il tumore più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 25 per cento di tutti i tumori che colpiscono le donne.



È la prima causa di mortalità per tumore nel sesso femminile, con un tasso di mortalità del 17 per cento di tutti i decessi per causa oncologica.



Tipologie



Sono due i tipi di cancro del seno: le forme non invasive e quelle invasive.

Le forme non invasive sono due:



il carcinoma duttale in situ (o CDIS): è una forma iniziale di cancro al seno limitata alle cellule che formano la parete dei dotti. Se non viene curata può diventare invasiva.



il carcinoma lobulare in situ (CLIS): benché anche questo tipo di tumore non sia invasivo, è un segnale di aumentato rischio di formare tumori in ambedue i seni.



Le forme invasive sono due:



il carcinoma duttale infiltrante: si chiama così quando supera la parete del dotto. Rappresenta tra il 70 e l'80 per cento di tutte le forme di cancro del seno.



il carcinoma lobulare infiltrante: si chiama così quando il tumore supera la parete del lobulo. Rappresenta il 10-15 per cento di tutti i cancri del seno. Può colpire contemporaneamente ambedue i seni o comparire in più punti nello stesso seno.





Evoluzione



Il tumore del seno viene classificato in cinque stadi.



Stadio 0: è chiamato anche carcinoma in situ. Può essere di due tipi:



* Carcinoma lobulare in situ: non è un tumore aggressivo ma può rappresentare un fattore di rischio per la formazione successiva di una lesione maligna.

* Carcinoma duttale in situ: colpisce le cellule dei dotti e aumenta il rischio di avere un cancro nello stesso seno.



Stadio I: è un cancro in fase iniziale, con meno di 2 cm di diametro e senza coinvolgimento dei linfonodi.



Stadio II: è un cancro in fase iniziale di meno di 2 cm di diametro che però ha già coinvolto i linfonodi sotto l'ascella; oppure è un tumore di più di 2 cm di diametro senza coinvolgimento dei linfonodi.



Stadio III: è un tumore localmente avanzato, di dimensioni variabili, ma che ha coinvolto già anche i linfonodi sotto l'ascella, oppure che coinvolge i tessuti vicini al seno (per esempio la pelle).



Stadio IV: è un cancro già metastatizzato che ha coinvolto altri organi al di fuori del seno.



Se il tumore viene identificato allo stadio 0, la sopravvivenza a cinque anni nelle donne trattate è del 98 per cento, anche se le ricadute variano tra il 9 e il 30 per cento dei casi, a seconda della terapia effettuata. Se i linfonodi sono positivi, cioè contengono cellule tumorali, la sopravvivenza a cinque anni è del 75 per cento.



Nel cancro metastatizzato, cioè quello che ha già colpito altri organi al di fuori del seno (in genere i polmoni, il fegato e le ossa), la sopravvivenza media delle pazienti curate con chemioterapia è di due anni, ma ciò significa che vi sono casi in cui la sopravvivenza è molto più lunga, anche fino a dieci anni.



Come si cura



Quasi tutte le donne con un tumore del seno, indipendentemente dallo stadio, subiscono un intervento chirurgico per rimuovere i tessuti malati.



Nei casi in cui ciò è possibile si ricorre alla chirurgia conservativa, cioè si salva il seno, ma si asporta tutta la parte in cui si trova la lesione. Questa tecnica è chiamata anche quadrantectomia perché in genere si toglie un quadrante di seno, e deve essere seguita da una radioterapia per maggiore sicurezza.



Durante l'intervento il chirurgo può anche procedere ad asportare i linfonodi dell'ascella. Per sapere se questi sono coinvolti si usa sempre più spesso la tecnica del linfonodo sentinella, cioè si identifica il linfonodo più vicino al tumore e, se questo risulta privo di cellule tumorali all'analisi al microscopio, non si toccano gli altri, altrimenti si procede allo svuotamento del cavo ascellare. Talvolta è necessario asportare più di un quadrante di seno: in questo caso si parla di mastectomia parziale o segmentale e anch'essa viene fatta seguire dalla radioterapia. Nelle forme iniziali di cancro (stadio I e II), la quadrantectomia seguita da radioterapia è altrettanto efficace dell'asportazione del seno. La maggior parte delle pazienti con carcinoma duttale in situ segue lo stesso percorso. Forme più avanzate di cancro vengono trattate con l'asportazione dell'intero seno, secondo una tecnica chiamata mastectomia radicale modificata, che prevede l'asportazione della ghiandola, dei linfonodi sotto l'ascella, di parte o di tutto il muscolo pettorale e spesso anche della pelle sovrastante.



Sia con la chirurgia conservativa e sia nel caso di mastectomia è possibile procedere alla ricostruzione del seno: se la donna deve sottoporsi a radioterapia si tende ad aspettare la fine di questa cura, che può interferire con la cicatrizzazione, altrimenti si procede alla plastica del seno nel corso dell'intervento stesso.



In alcuni centri in cui è possibile eseguire la cosiddetta radioterapia intraoperatoria, ovvero l'irradiazione dell'area colpita dal tumore durante l'operazione stessa, la ricostruzione può essere immediata. Malgrado l'asportazione chirurgica del tumore, c'è sempre il rischio di una ricaduta dovuta a cellule microscopiche staccatesi dalla massa d'origine e sparse per il corpo. Per questa ragione alla maggior parte delle pazienti viene proposta una terapia con farmaci anticancro in grado di eliminarle. Anche nei casi iniziali di cancro (stadio I e II), la chemioterapia è utile, forse persino più che nelle forme avanzate dato che il tumore non ha potuto fare molti danni e quindi il guadagno, in termini di anni di sopravvivenza, è maggiore. Negli ultimi anni si è diffuso anche l'uso della chemioterapia neoadiuvante, ovvero somministrata prima dell'intervento per ridurre la dimensione e l'aggressività del tumore.



La radioterapia dura pochi minuti e va ripetuta per cinque giorni la settimana, fino a sei settimane di seguito. In genere il trattamento radioterapico può essere combinato a farmaci.



Quando un tumore del seno viene asportato, viene mandato in laboratorio per studiare la presenza di vari recettori, in particolare dei recettori per gli estrogeni e per il progesterone, due degli ormoni femminili. Le pazienti il cui tumore è positivo per i recettori degli estrogeni possono utilizzare farmaci che bloccano gli estrogeni come il tamossifene, che viene prescritto in pillole per cinque anni dopo l'intervento. Questo farmaco riduce drasticamente le ricadute, ma ha alcuni effetti collaterali dato che induce, di fatto, una menopausa su base chimica. Vengono utilizzati anche altri farmaci con la stessa funzione, chiamati inibitori delle aromatasi, per ora riservati alle donne che sono già in menopausa. Il tumore viene esaminato dall'anatomo patologo anche per individuare la presenza di un recettore chiamato HER-2/neu. Se questo è presente in grandi quantità, è maggiore il rischio di incorrere in una ricaduta. Per questa ragione si propone, da qualche anno, alle donne positive per questo esame, di prendere un farmaco biologico chiamato trastuzumab, una sostanza che blocca i recettori e impedisce al tumore di crescere. Altri farmaci biologici sono allo studio.
anonymous
2008-10-22 10:20:11 UTC
60% morte

40% vita
anonymous
2008-10-20 15:07:39 UTC
Ciao,

io ho avuto 2 volte il cancro al seno...prima volta,12 anni fa, un cancro tra i più maligni ma preso all'inizio e localizzato...il secondo 2 anni fa, stessa parte ma esteso al polmone e ossa per fortuna piccole lesioni curate con la chemio...per ora tutto bene...dal cancro al seno si può guarire e poi mi hanno spiegato che nelle persone anziane il moltiplicarsi delle cellule maligne è estremamente lento quindi ci sono possibilità. Statele vicina,tenetela allegra, la sorrisoterapia è importantissima!!!

In bocca al lupo.
stefania p
2008-10-20 02:34:24 UTC
Difficile rispondere a questa domanda,comunque una carta a suo favore è l'eta' e poi la ricerca che fa tutti i giorni progressi enormi,io mi sono ammalata a 40 anni faccio i controlli e vivo bene. auguroni
?
2008-10-19 09:15:45 UTC
se sono intaccati i linfonodi ascellari, cmq con chemio e radio si può ben sperare.

ma se sono colpiti altri organi (ossa ,polmone etc) purtroppo la cosa si presenta difficile.

si può sempre pregare.
Kate
2008-10-18 16:06:07 UTC
dipende da che tipo di tumore al seno è..

ci sono i tumori più aggressivi, ci sono quelli meno aggressivi.

se il tumore ha già intaccato gli organi o anche solo i muscoli intanto tua zia si deve operare immediatamente e rimuovere questo male...

poi dovrà fare sicuramente chemioterapia, radioterapia a seconda del genere di tumore..

oggi si guarisce dal tumore al seno! devi avere fiducia! tua zia deve farsi forza e combattere questo brutto male e superare tutti gli ostacoli che le si porranno davanti!

qua ti linko un sito che parla di tumore al seno ma ricorda che in internet a volte le notizie sono un pò esagerate..meglio fidarsi esclusivamente dei medici

http://www.airc.it/tumori/tumore-al-seno.asp

prega e spera: vedrai che tutto si risolve...

:)
OLLY
2008-10-20 02:39:02 UTC
se andato oltre al seno, dovranno togliere anche i linfonodi. Dipende dai protocolli chirurgici, c'e' chi svuota totalmente i linfonodi, chi tramite la scintigrafia cerca il linfonodo sentinella. Ovviamente ci vorra' anche la chemioterapia, la radio-terapia tutto cio' dipende da cosa decideranno dalla visita multi-disciplinare. . . . .

Gioca a suo favore l'eta' ovviamente.

Coraggio. Un abbraccio OLLY
anonymous
2008-10-19 11:08:24 UTC
Visita il sito www.cellulacancerosa.it ed avrai le idee molto piu' chiare.

Auguri

AV
anonymous
2008-10-18 18:53:36 UTC
guarda , dal tumore al seno oggi si puo' guarire....poi certo dipende anche dalla gravita'....mia suocera e' guarita da un tumore al seno maligno,,,,oggi sono passati ben 7 anni e lei sta da dioo......fai forza a tua zia e tu stai tranquilla che guarira'....certo dovra' fare la cusa giusta, sicuramente le chemio, pero' se ne esce,,,ciaooo
anonymous
2008-10-18 16:09:21 UTC
intanto si deve capire se è un tumore maligno o di forma benigna..a presenza di fattori di rischio per tumore, la presenza e il numero delle gravidanze, che costituiranno elementi importanti per decidere la frequenza dei nuovi controlli, quali ulteriori indagini è necessario fare e la terapia che è meglio instaurare. “Solo un’attenta valutazione di questi fattori e una loro rivalutazione alla luce dei risultati degli esami potranno evitare tanti interventi inutili, che porterebbero ad asportare tutte le masse del seno pensando che siano tumori”Per combattere questo male è necessaria una buona opera di prevenzione, che fortunatamente è molto semplice e accessibile a tutte le donne: infatti le campagne informative e l’attenzione di pazienti e medici hanno permesso in pochi anni di abbassare notevolmente i rischi legati a questo tumore. Quando viene scoperto in uno stadio iniziale nel 97% questo si risolve infatti con una vittoria sulla malattia che non lascia alcune conseguenze sul corpo della donna, e sono ormai solo 25 su 1.000 i casi che hanno un decorso che porta alla morte di chi è stata colpita da questa patologia..per avere una buona cura dovreste rivolgervi subito alla Lega Italiana Tumori, che ha attivato il numero verde 800-422412, dove verranno fornite tutte le informazioni necessarie per recarsi a un centro specializzato per svolgere tutti gli esami del caso...Stai tranquilla piccola incrocio le dita per tè che tua zia riesce a superare questo momento...bacio mesy
anonymous
2017-02-08 07:20:09 UTC
Puoi ingrandire il seno facilmente grazie a questo metodo naturale http://ComeAumentareIlSeno.teres.info/?El92

Aumentare il seno è il sogno di molte di noi donne: dopotutto un seno sodo e grosso è spesso visto come un simbolo di sex appeal, un’arma di seduzione, o semplicemente un modo per stare più bene con sè stesse.
ariacriss
2014-02-22 02:37:05 UTC
Bisogna vedere se si sono sviluppate le matestasi quante .....e dove sopratutto....di solito fino a 2 metastasi le asportano ......e quindi c'è.......qualche speranza
anonymous
2008-10-19 05:56:16 UTC
............prima di tutto dipende dal tipo di tumore poi bisogna vedere cosa vuol dire dilagato? Localizzato ancora nel seno oppure ha gia' interessato altri organi con le metastasi?
La femme ocean
2008-10-20 07:03:05 UTC
e tu vieni a cercare certezze qui??

quanto tempo gli è rimasto lo puo sapere solo Dio!

al limite il medico,quindi!

stalle vicino finke puoi se le vuoi bene,che è meglio.

ciao.
1vanB
2008-10-18 16:07:11 UTC
e' difficile dare una risposta azzeccata anche perchè non sono un medico e non ho tutti gli elementi di tua zia .Ti faccio i migliori Auguri per tua zia e per Te .Ciao


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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