Domanda:
Cos'è il CANCRO?
Step Kira
2008-01-27 07:46:08 UTC
So che esistono diversi tipi di cancro, vorrei saperne di piu' riguardo a questa malattia
Diciannove risposte:
GIOVI13
2008-01-27 07:55:00 UTC
Il tumore o cancro è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune cellule dell'organismo, che smettono di rispondere ai meccanismi fisiologici di controllo cellulare a seguito di danni al loro patrimonio genetico. Tutte le cellule cancerose e precancerose presentano infatti alterazioni molto estese del loro assetto cromosomico (cariotipo): il numero di cromosomi presenti nel loro nucleo è alterato e i cromosomi stessi sono danneggiati, multipli o mancanti (aneuploidia): questa osservazione, fatta all'inizio del XX secolo da David von Hansemann e Theodor Boveri, fu la base della teoria dei tumori come "malattie cromosomiche" accettata in medicina fino alla scoperta della struttura del DNA a metà del secolo scorso e del meccanismo delle mutazioni genetiche.



L'alterazione cromosomica delle cellule tumorali è talmente grave ed estesa da fornire la prova che in ogni caso di tumore tutte le cellule cancerose discendono da una unica cellula madre mutata: tutte infatti condividono la stessa esatta forma di aneuploidia, tanto complessa da rendere astronomicamente improbabile l'eventualità di due cellule madri diverse che hanno subito per caso la stessa serie di mutazioni. Questo casuale disordine genetico spiega l'estrema variabilità per aspetto, effetti, sintomi e prognosi delle molte forme di cancro note. Il grado di aneuploidia, cioè il numero e l'entità dei difetti cromosomici, viene impiegato nelle biopsie come misura del potenziale canceroso di eventuali cellule anomale riscontrate.



Il cancro può colpire persone di ogni età, ma le persone anziane sono colpite con maggiore frequenza, perché i danni genetici tendono ad accumularsi con il tempo. Nei paesi sviluppati il cancro è una delle prime cause di morte. Le mutazioni necessarie che una data cellula deve accumulare per dare origine a un cancro sono i seguenti, e sono comuni a tutti i tipi di cancro:



1. acquisizione dell'autonomia moltiplicativa per sopravvenuta incapacità a sottostare ai meccanismi regolatori della proliferazione cellulare;

2. assenza di inibizione dipendente dalla densità (le cellule normali si moltiplicano fino a una definita densità cellulare, raggiunta la quale diventano quiescenti);

3. ridotta capacità di adesione con altre cellule o componenti tissutali;

4. assenza di matrice extracellulare (spesso digerita da proteasi) che favorisce l'invasione di tessuti normali adiacenti;

5. angiogenesi: formazione di nuovi vasi sanguigni per fornire ossigeno e fattori nutritivi alle cellule tumorali;

6. riduzione o perdita della capacità differenziativa;

7. acquisizione della capacità di replicazione illimitata per effetto dell'espressione della telomerasi;

8. riduzione o perdita della possibilità di andare incontro a morte cellulare programmata (apoptosi).

9. perdita della cosiddetta inibizione da contatto.



Oltre a queste possono verificarsi (e di solito si verificano) anche altre mutazioni, dipendenti dal particolare tipo di cellula originaria e dalla esatta sequenza dei danni genetici.



Il termine tumore, che letteralmente significa tumefazione, è stato coniato sulla base dell'aspetto macroscopico della maggior parte dei tumori che si presentano molto frequentemente, ma non sempre, con una massa rilevante sul sito anatomico di origine. Il termine neoplasia, che letteralmente significa nuova formazione, è sinonimo del precedente ma prende in considerazione, più che l'aspetto esteriore della massa, il contenuto cellulare della stessa che è costituito da cellule di "nuova formazione".



Infine il termine cancro (granchio) è stato coniato sulla base dell'osservazione che le cellule neoplastiche nel corso della loro moltiplicazione formano propaggini che avvinghiano le cellule normali vicine e le distruggono, così come il crostaceo fa con le sue chele nei riguardi della preda.



tieni x maggiori informazioni guarda qui

http://it.wikipedia.org/wiki/Cancro_%28medicina%29
Diana
2008-01-27 07:59:21 UTC
cancro, termine più corretto è neoplasia o tumore, malattia per la quale delle cellule malate si continuano a duplicare senza sosta. i tumori possono essere provocati da vari fattori.
Baldo giovine
2008-01-27 07:54:48 UTC
http://it.wikipedia.org/wiki/Cancro_%28medicina%29
2008-01-27 08:36:58 UTC
Il cancro è una "malattia genetica" a livello cellulare, ha un'origine clonale: nasce da una singola cellula mutata che ha acquistato la capacità di sfuggire al controllo cellulare iniziando a proliferare in modo abnorme.

Questa cellula dà origine ad una popolazione cellulare che prolifera più velocemente delle altre creando una piccola massa tumorale benigna.

Una seconda mutazione potrebbe indurre una ulteriore velocizzazione della proliferazione dando origine ad una sottopopolazione di cellule che cresce ancora più velocemente della popolazione che contiene una sola mutazione, (adenoma, tumore benigno).

Nonostante il cancro abbia un'origine clonale vi si può riscontrare una certa eterogeneità cellulare dovuta all'accumulo di mutazioni.

Quando queste cellule acquistano la capacità di invadere altri tessuti, creando metastasi, il tumore viene definito maligno. Per invadere tessuti anche molto lontani le cellule mutate sfruttano il circolo sanguigno e linfatico.

Esistono agenti cancerogeni che inducono le mutazioni, per esempio le radiazioni ionizzanti e i raggi UV tra gli agenti fisici e la dimetilnitrosammina del fumo di tabacco tra gli agenti chimici.

I termini cancro e tumore sono usati come sinonimi anche se volendo essere più precisi dobbiamo specificare che il termine tumore comprende sia i tumori "solidi" (carcinomi nel tessuto epiteliale e sarcomi nel tessuto connettivo, muscolare e osseo) che le leucemie (nel sangue) e i linfomi (nel sistema immunitario). Il termine cancro, invece, si riferisce solo ai tumori solidi.

P.S Ci sono dei casi in cui si può dimostrare una predisposizione ereditaria al tumore, questo quando il genoma di un individuo contiene già una mutazione: un esempio è il caso del retinoblastoma.
Dani *
2008-01-27 07:51:02 UTC
guarda questo sito http://it.wikipedia.org/wiki/Cancro_%28medicina%29

ti spiega abbastanza bene ed in generale la cosa poi se hai bisogno di altro fammi sapere
Inger
2015-08-06 02:30:15 UTC
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RE:

Cos'è il CANCRO?

So che esistono diversi tipi di cancro, vorrei saperne di piu' riguardo a questa malattia
2014-09-20 15:25:59 UTC
Un tumore è una cosa estremamente seria e pericolosa ed è necessario rivolgersi a un bravo medico.

Ci sono poi anche delle cure naturali che sicuramente non si possono sostiuire a un medico ma che possono dare dei benifici.

Consiglio di dare un occhiata a questo sito http://prevenzionetumori.toptips.org

Spero davvero che in qualche modo possa aiutare.
2008-01-27 14:58:08 UTC
in Olosmed.it puoi trovare le info che desideri, spiegate dal dott. Figoli che fa percorso di accomapagnamento nella malattia. cosa che nessun altro medico oncologo fa con semplicità unica.

ti trascrivo l'abc del tumore e poi se vuoi allarga le tue info.

Il patrimonio genetico di ciascun individuo, inscritto in filamenti di DNA, viene conservato nel nucleo di ogni cellula in particolari formazioni dette cromosomi. In ciascun cromosoma il DNA è organizzato in strutture chiamate geni, che contengono in sé tutte le informazioni necessarie per la crescita, la specializzazione e la vita di ogni elemento cellulare.



Alterazioni della struttura del DNA dei geni possono provocare anomalie funzionali e conseguente crescita di cellule molto diverse da quelle normali fino allo sviluppo di lesioni tumorali.



Il cancro è quindi provocato da alterazioni del DNA che sono correlate a fattori ambientali e allo stile di vita: fumo di tabacco, alimentazione scorretta, esposizione al sole, a sostanze chimiche, a radiazioni e ad alcuni agenti infettivi
мιмι ♥
2008-01-27 07:49:51 UTC
Negli ultimi secoli grazie agli avanzamenti nella chimica e nelle tecniche ed attrezzature dei laboratorio, il tasso di mortalità delle varie malattie è diminuito notevolmente, aumentando di conseguenza l'aspettativa di vita.



Molte scoperte importanti nel campo medico sono avvenute per caso come l'esempio di Gregor Mendel (1822-1884) che ha pubblicato nel 1865 i suoi libri sulle piante, che sarebbero successivamente conosciute come le leggi di Mendel, esse poi costituiranno la base della genetica classica, la stessa scoperta della struttura del DNA è avvenuta nel 1953.



La medicina, con la sua sperimentazione, spesso contrasta con la religione delle persone e la religione in cui essi credono. Nel 1930 parecchie pratiche mediche discutibili sono state introdotte compreso l' elettroshock e la lobotomia, e negli ultimi anni l'aborto e la clonazione sono stato oggetto di polemiche.



Spesso, soprattutto nei tempi moderni, le malattie vengono scoperte prima come un insieme di manifestazioni di sintomi che coinvolgono più organi e quindi denominate sindromi, per poi, soltanto dopo una volta analizzate e studiate, essere denominate realmente malattie. Questo è accaduto in casi come l' AIDS (acronimo di Acquired Immune Deficiency Syndrome) con la quale si definisce la sindrome in cui si riscontra un insieme di manifestazioni dovute alla deplezione di linfociti T,[11] e la SARS, (acronimo di Severe acute respiratory syndrome), una forma atipica di polmonite, provocata da uno specifico virus, apparsa per la prima volta nel novembre 2002 nella provincia del Guangdong (Canton) in Cina, [12] ed ha portato 813 morti al mondo per poi quasi sparire."[13]
2008-01-27 07:49:08 UTC
Che cos'è il cancro? A una domanda del genere gli studiosi fanno fatica a dare una risposta precisa e convincente.

E replicano che la domanda è mal posta.

Che non bisogna parlare di cancro, ma di cancri.







La cellula "impazzisce"

In effetti non si può parlare di un'unica malattia chiamata cancro, ma di diversi tipi di malattie, che hanno cause diverse e distinte, che colpiscono organi e tessuti differenti, che richiedono quindi esami diagnostici e soluzioni terapeutiche particolari. Esistono però alcune proprietà che accomunano tutti i tumori, e che consentono di tentare una risposta valida un pò per tutte le forme della malattia. Per usare una metafora, si può dire che ad un certo punto, una cellula dell'organismo “impazzisce” - perde alcune sue proprietà, ne acquisisce altre - e comincia a moltiplicarsi al di fuori di ogni regola.







Metastatizzazione

All'interno di ogni cellula esistono in realtà dei “geni controllori” destinati a impedire che una cellula "sbagliata" possa sopravvivere. Perché il processo tumorale si inneschi bisogna che anche questi “controllori” siano fuori uso. A causa di questo “guasto” nel meccanismo che ne controlla la replicazione, le cellule si dividono quando non dovrebbero e generano un numero enorme di altre cellule con lo stesso difetto di regolazione. Le cellule sane finiscono quindi per essere soppiantate dalle più esuberanti cellule neoplastiche.



Sia le cellule di un tumore benigno che quelle di un tumore maligno tendono a proliferare in maniera abnorme ma, e questa è la differenza fondamentale, solo le cellule di un tumore maligno - in seguito ad ulteriori modificazioni a carico dei geni - tendono a staccarsi, a invadere i tessuti vicini, a migrare dall'organo di appartenenza per andare a colonizzare altre zone dell'organismo. Il tumore benigno rimane dunque limitato all'organo in cui si è sviluppato, mentre il tumore maligno - nel corso di un processo che può avere una lunghezza estremamente variabile e che dura comunque anni - estende la malattia ad altri organi, fino a colpire e compromettere organi vitali quali il polmone, il fegato, il cervello. Questo processo prende il nome di metastatizzazione e le metastasi rappresentano la fase più avanzata della progressione tumorale, costituendo la causa reale dei decessi per cancro.







Le mutazioni genetiche

Sappiamo ormai con buona certezza che il cancro origina da un accumulo di mutazioni, cioè di alterazioni dei geni che regolano la proliferazione e la sopravvivenza delle cellule, la loro adesione e la loro mobilità. Le mutazioni possono svilupparsi in tempi molto differenti, anche sotto l'influenza di stimoli esterni. Il tumore benigno può essere considerato la prima tappa di queste alterazioni. Tuttavia, molto di frequente, questa tappa viene saltata e si arriva alla malignità senza evidenti segni precursori.



Quali sono, però, le cause della mutazione genetica? Oggi gli scienziati sanno che solo in rari casi le cause necessarie e sufficienti per lo sviluppo del tumore sono già “scritte” all'origine nei geni, cioè sono ereditarie.







Altre cause

Nella stragrande maggioranza dei tumori, invece, le alterazioni dei geni che sono responsabili della malattia sono determinate da cause ambientali. Sono provocate dall'esposizione prolungata ad agenti cancerogeni, di origine chimica, fisica o virale. Tuttavia il fumo di sigaretta, l'amianto, alcune sostanze sviluppate dalla combustione del petrolio o del carbone, l'alcol, una dieta squilibrata, i raggi ultravioletti del sole, le sostanze chimiche a cui possono essere sottoposti i lavoratori in certi processi industriali o in agricoltura, possono sommarsi ad una “fragilità” genetica predeterminata e arrivare a provocare delle mutazioni che - alle stesse dosi e durate di esposizioni - non si riscontrano in altri individui.







La risposta della scienza

Per affrontare questo tipo di problematica si è sviluppata un'enorme quantità di lavoro di laboratorio per studiare il DNA e le componenti genetiche che condizionano l'aumentata suscettibilità allo sviluppo tumorale.

Ma c'è anche una scienza specifica - l'epidemiologia - il cui obiettivo è identificare le cause dei tumori e i fattori di rischio associati. È attraverso la loro identificazione che è possibile mettere in pratica quella prevenzione che rappresenta uno degli obiettivi più importanti per arrivare alla sconfitta del cancro. O, meglio, dei diversi tipi di cancro.



;)
2008-01-27 07:51:19 UTC
tumore o cancro è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune cellule dell'organismo, che smettono di rispondere ai meccanismi fisiologici di controllo cellulare a seguito di danni al loro patrimonio genetico. Tutte le cellule cancerose e precancerose presentano infatti alterazioni molto estese del loro assetto cromosomico (cariotipo): il numero di cromosomi presenti nel loro nucleo è alterato e i cromosomi stessi sono danneggiati, multipli o mancanti (aneuploidia): questa osservazione, fatta all'inizio del XX secolo da David von Hansemann e Theodor Boveri, fu la base della teoria dei tumori come "malattie cromosomiche" accettata in medicina fino alla scoperta della struttura del DNA a metà del secolo scorso e del meccanismo delle mutazioni genetiche.



L'alterazione cromosomica delle cellule tumorali è talmente grave ed estesa da fornire la prova che in ogni caso di tumore tutte le cellule cancerose discendono da una unica cellula madre mutata: tutte infatti condividono la stessa esatta forma di aneuploidia, tanto complessa da rendere astronomicamente improbabile l'eventualità di due cellule madri diverse che hanno subito per caso la stessa serie di mutazioni. Questo casuale disordine genetico spiega l'estrema variabilità per aspetto, effetti, sintomi e prognosi delle molte forme di cancro note. Il grado di aneuploidia, cioè il numero e l'entità dei difetti cromosomici, viene impiegato nelle biopsie come misura del potenziale canceroso di eventuali cellule anomale riscontrate.



Il cancro può colpire persone di ogni età, ma le persone anziane sono colpite con maggiore frequenza, perché i danni genetici tendono ad accumularsi con il tempo. Nei paesi sviluppati il cancro è una delle prime cause di morte. Le mutazioni necessarie che una data cellula deve accumulare per dare origine a un cancro sono i seguenti, e sono comuni a tutti i tipi di cancro:



acquisizione dell'autonomia moltiplicativa per sopravvenuta incapacità a sottostare ai meccanismi regolatori della proliferazione cellulare;

assenza di inibizione dipendente dalla densità (le cellule normali si moltiplicano fino a una definita densità cellulare, raggiunta la quale diventano quiescenti);

ridotta capacità di adesione con altre cellule o componenti tissutali;

assenza di matrice extracellulare (spesso digerita da proteasi) che favorisce l'invasione di tessuti normali adiacenti;

angiogenesi: formazione di nuovi vasi sanguigni per fornire ossigeno e fattori nutritivi alle cellule tumorali;

riduzione o perdita della capacità differenziativa;

acquisizione della capacità di replicazione illimitata per effetto dell'espressione della telomerasi;

riduzione o perdita della possibilità di andare incontro a morte cellulare programmata (apoptosi).

perdita della cosiddetta inibizione da contatto.

Oltre a queste possono verificarsi (e di solito si verificano) anche altre mutazioni, dipendenti dal particolare tipo di cellula originaria e dalla esatta sequenza dei danni genetici.



I tumori si suddividono in "benigni" e "maligni". I primi sono costituiti da cellule che mantengono in parte le loro caratteristiche morfologiche e funzionali, pur esibendo autonomia moltiplicativa. Essi sono caratterizzati da un tipo di sviluppo detto espansivo, perché comprime i tessuti vicini senza distruggerli: i tumori benigni che originano dall'epitelio ghiandolare (adenomi) sono spesso avviluppati da una capsula di tessuto connettivo fibroso che li delimitano nettamente dai tessuti confinanti, coi quali assumono un rapporto di contiguità.



I tumori maligni sono invece costituiti da cellule che appaiono morfologicamente e funzionalmente diverse dalle corrispondenti normali. L'atipia morfologica, che è tanto maggiore quanto più indifferenziato è il tumore, si manifesta con mancanza di uniformità nella forma e nelle dimensioni delle cellule (polimorfismo) e degli organi cellulari, in particolare del nucleo, che è frequentemente ipertromico ed in fase mitotica. I tessuti vicini al tumore maligno vengono invariabilmente infiltrati e distrutti dalle cellule tumorali che si sostituiscono a quelle normali, fenomeno questo caratteristico della malignità e noto col termine "invasività neoplastica".



In alcuni casi, i tumori presentano un comportamento intermedio fra la malignità e la benignità (tumori "borderline") o risultano inclassificabili (tumori a comportamento biologico incerto). In questi casi, generalmente la frequenza delle metastasi è molto bassa e il decorso è lento.



La natura dei tumori e la loro estensione nell'organismo (stadiazione) viene diagnosticata preliminarmente con l'esame clinico, integrato dai dati di laboratorio e dalle tecniche di diagnostica per immagini (ecografia, esami radiologici tradizionali o computerizzati (TAC), scintigrafia con radioisotopi, imaging a risonanza magnetica, PET); la conferma diagnostica della natura, del grado di malignità (grading) e dell'estensione dei tumori (staging) spetta ancora all'anatomia patologica ed in particolare all'esame istologico dei tessuti, sempre più spesso integrato da tecniche di smascheramento di antigeni (ad esempio, mediante le colorazioni immunoistochimiche) o di tecniche di biologia molecolare per lo studio degli acidi nucleici (genomica) o delle proteine (proteomica).
Andreaaaa =)
2008-01-28 09:19:02 UTC
La neoplasia (o cancro), è una degenerazione di una tripletta del DNA che da un' informazione sbagliata per la sintesi di un amminoacido che compone una proteina (discorso un po' complesso).

Per riferimenti vai su wiki (anche se qui hanno già tutti fatto copia-incolla)
2008-01-27 10:13:31 UTC
vai sul sito nuova medicina o cerca Dott. Hamer. avrai risposte sicure.
✿*゚giαdy
2008-01-27 08:09:01 UTC
Il tumore o cancro è una classe di malattie caratterizzate da un'incontrollata riproduzione di alcune cellule, che smettono di rispondere ai meccanismi fisiologici di controllo cellulare a seguito di danni al loro patrimonio genetico. Tutte le cellule cancerose e precancerose presentano infatti alterazioni del loro assetto cromosomico: il numero di cromosomi presenti nel loro nucleo è alterato e i cromosomi stessi sono danneggiati, multipli o mancanti.

Il cancro può colpire persone di ogni età, ma le persone anziane sono colpite con maggiore frequenza, perché i danni genetici tendono ad accumularsi con il tempo.

I tumori (o neoplasie), nonostante il meccanismo generale di origine sia unico, possono manifestare una gamma molto vasta di evoluzioni e sintomatologie. In tutti però è costante un aumento del numero di cellule cancerose, dovuto alla maggiore velocità di riproduzione cellulare, per cui un maggior numero di cellule tumorali si moltiplica ed un minor numero di esse muore, mentre quelle che sopravvivono continuano a moltiplicarsi. Di solito la crescita di un tumore segue una legge geometrica: è molto lenta all'inizio, ma accelera all'aumentare della massa del tumore. La dimensione critica di un tumore è di circa 1 centimetro cubico: raggiunta tale dimensione il tumore inizia a crescere molto velocemente e a dare luogo ai primi sintomi, e diventa rilevabile con visite mediche e analisi (marker tumorali presenti nel sangue).

La grande velocità di riproduzione delle cellule cancerose le rende anche molto più vulnerabili alle radiazioni rispetto ai tessuti sani: questa debolezza viene sfruttata per curare molti tipi di tumore solido con la radioterapia (bombardamento con raggi gamma) nel tentativo di uccidere più cellule maligne possibile. La chemioterapia invece sfrutta la sensibilità specifica dei singoli tumori a determinate sostanze, e per ogni paziente viene studiata una miscela personalizzata di più farmaci. Quasi sempre in questo "cocktail su misura" sono presenti uno o più inibitori della mitosi, per ostacolare la proliferazione cellulare: sono questi i responsabili della alopecia che affligge i pazienti sottoposti a chemioterapia.



I tumori si suddividono in "benigni" e "maligni". I primi sono costituiti da cellule che mantengono in parte le loro caratteristiche morfologiche e funzionali, pur esibendo autonomia moltiplicativa. Essi sono caratterizzati da un tipo di sviluppo detto espansivo, perché comprime i tessuti vicini senza distruggerli: i tumori benigni che originano dall'epitelio ghiandolare (adenomi) sono spesso avviluppati da una capsula di tessuto connettivo fibroso che li delimitano nettamente dai tessuti confinanti, coi quali assumono un rapporto di contiguità.

I tumori maligni sono invece costituiti da cellule che appaiono morfologicamente e funzionalmente diverse dalle corrispondenti normali. L'atipia morfologica, che è tanto maggiore quanto più indifferenziato è il tumore, si manifesta con mancanza di uniformità nella forma e nelle dimensioni delle cellule (polimorfismo) e degli organi cellulari, in particolare del nucleo, che è frequentemente ipertromico ed in fase mitotica. I tessuti vicini al tumore maligno vengono invariabilmente infiltrati e distrutti dalle cellule tumorali che si sostituiscono a quelle normali, fenomeno questo caratteristico della malignità

In alcuni casi, i tumori presentano un comportamento intermedio fra la malignità e la benignità (tumori "borderline") o risultano inclassificabili (tumori a comportamento biologico incerto). In questi casi, generalmente la frequenza delle metastasi è molto bassa e il decorso è lento.



Tessuti mesenchimali non linfo-emopoietici

- t.benigni: Fibroma, Lipoma, Condroma, Angioma,

Leiomioma

- t.maligni: Fibrosarcoma, Liposarcoma, Condrosarcoma,

Osteosarcoma, Angiosarcoma



Tessuti mesenchimali linfo-emopoietici

- t.maligni: Mieloma, Malattia di Hodgkin, Linfoma non

Hodgkin, Leucemia linfatica, Leucemia mieloide



Tessuti epiteliali

- t.benigni: Papilloma, Adenoma

- t.maligni: Carcinoma papillare, Carcinoma spinocellulare,

Carcinoma squamocellulare, Carcinoma basocellulare,

Adenocarcinoma, Carcinoma indifferenziato



Tessuti nervosi

- t.benigni: Glioma, Neurinoma

- t.maligni: Glioblastoma, Neuroblastoma, Retinoblastoma



Tessuto produttore di melanina

- t.benigni: Nevo melanocitico

- t.maligni: Melanoma



Tessuto epiteliale coriale

- t.maligni: Corionepitelioma



Tessuti embrionali

- t.benigni: Teratoma

- t.maligni: Carcinoma embrionale
2008-01-27 07:49:13 UTC
Cerca su wikipedia, c'è scritto tutto
razzairpina
2008-01-27 07:49:07 UTC
Qui è spiegato molto bene: http://it.wikipedia.org/wiki/Cancro_%28medicina%29
2008-01-27 11:00:54 UTC
Detto anche tumore. Io te lo spiego in due parole: Sono cellulle che si ammalano e di conseguenza non funzionano più come dovrebbero.....
2008-01-27 07:49:14 UTC
è un malattia che si mangia i tuoi organi fino a farti morire
Er. K.
2008-01-27 07:58:05 UTC
quello che è.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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